Programma di Zona 1999-2000
PREMESSA
Il programma 1999-2000 è in riferimento agli obiettivi del progetto 1999-2002, frutto del lavoro di confronto e sintesi sulla Legge Scout, sui progetti educativi delle comunità capi e sulla lettura della realtà dei ragazzi della zona, con il contributo di don Albino Bizzotto e del dr. Guaita.
Vogliamo ricordare i compiti della zona tenuti presenti nel corso della stesura del progetto:
– sostenere la crescita delle co.ca, verificando la loro azione educativa e promuovendo l’aggiornamento e la formazione dei capi;
– curare lo sviluppo e seguire la crescita di nuovi gruppi scout;
– curare i rapporti con gli organismi civili ed ecclesiali e le altre associazioni.
TEMATICA DI FONDO
La tematica di fondo del primo anno ci richiama all’autenticità e alla solidità.
Crediamo che essere autentici significhi ascoltarsi e riconoscersi fino in fondo senza nascondere le nostre incoerenze e contraddizioni, valorizzando le nostre doti in funzione di una solidità di adulti e capi che ha il suo vero e unico fondamento in Dio.
Durante l’incontro interbranca ci soffermeremo sul nostro essere adulti e capi autentici, mentre l’assemblea di primavera ci vedrà impegnati ad individuare possibili percorsi per giungere ad una vera solidità personale in Dio.
Gli eventi e le attività formative di branca risponderanno a quelli che sono gli obiettivi espressi nel progetto riferiti ai ragazzi:
attenzione ai bisogni di affettività e comunicazione
PER LA CRESCITA DELLE CO.CA.
Sarà compito della zona promuovere un incontro tra AE e capigruppo allo scopo di analizzare i problemi legati alla proposta di fede nelle co.ca. e nelle unità, tenendo conto delle co.ca. che non hanno l’AE e del ruolo dell’AE in co.ca.
Valuteremo l’opportunità di inserire nel calendario un ulteriore incontro AE e capigruppo sul tema della formazione permanente in co.ca. promosso dalla regione, con l’intervento dell’AE regionale.
PER LA FORMAZIONE DEI CAPI
– Ribadendo l’importanza dell’anno del tirocinio, richiamiamo i capi gruppo al coinvolgimento nell’utilizzo dello strumento “griglia” (staff, co.ca., zona) di riferimento per il giovane capo;
– continuare a prestare attenzione al fenomeno “turnover”, in particolar modo monitorando la situazione con la raccolta e interpretazione dei dati;
– iniziare con quest’anno un percorso di riflessione sul significato della parola “stile” che troverà nelle branche di zona luogo privilegiato di confronto;
– mappare, promuovere ed eventualmente organizzare esperienze di spiritualità e di Fede, nonchè raccogliere riferimenti a luoghi e persone significative utili a tale scopo; di ciò se ne farà carico la fo.ca. in collaborazione con i capigruppo;
– iniziare un percorso di sensibilizzazione rivolto ai capi attraverso gli incontri di branca sulla tematica ambientale, sia dal punto di vista ecologico che da quello della conoscenza e sicurezza; dedicare uno spazio, anche piccolo, alle assemblee, dove chi vuole pubblicizza, racconta, spiega una sua intuizione che porti a scegliere un modo migliore di vivere l’ambiente e l’utilizzo delle cose, perchè come sappiamo le nostre piccole scelte condizionano le grandi.
PER LO SVILUPPO
Nel corso di quest’anno seguiremo con particolare attenzione la nuova realtà di Veternigo/S.M.di Sala, in vista di una prossima apertura del gruppo.
Considerate le diverse realtà dei gruppi della zona, riteniamo importante in Consiglio dare opportuno spazio per la condivisione dei problemi, delle risorse e delle aspettative, creando un clima in cui le “aree” proposte dal progetto possano diventare strumento utile ad interventi di supporto, collaborazione e integrazione tra i gruppi.
PER LE ATTIVITA’ DELLE BRANCHE
I programmi delle branche si svilupperanno sulla tematica di fondo. Per favorire questa comunione di obiettivi si è scelto di tessere un “filo rosso” che troverà espressione in giochi, momenti di preghiera e riflessioni comuni alle tre branche.
Negli eventi per i ragazzi cureremo particolarmente il loro essere protagonisti.
Sarà importante che l’aspetto logistico/organizzativo degli eventi non prevalga sul quello educativo, e che la formazione capi trovi giusto spazio nelle attività di branca.
La tipologia e il numero degli eventi per i ragazzi verrà definito nei primi incontri di branca.
PER I RAPPORTI ECCLESIALI E CON LE ALTRE ASSOCIAZIONI
Assicurare i rapporti con l’Associazione e gli altri organismi, in particolare quelli diocesani (Consulta per i Laici, Pastorale Giovanile) e vicariali, portando la nostra esperienza e sensibilità.
PER I SETTORI
Si cercherà di formare una pattuglia EPC, che assieme all’incaricato sensibilizzerà i capi e/o i ragazzi ai contenuti del settore.
Particolare attenzione verrà prestata ai temi della sicurezza nelle sedi e ai campi, anche attraverso proposte di giochi e attività inerenti al settore EPC.
RACCOMANDAZIONE (assemblea di zona del 31.10.99 a Tv)
Per la formazione dei capi: ribadendo l’importanza del tirocinio raccomandiamo alla zona e alla fo.ca. di proporre un momento di uscita con i tirocinanti all’inizio dell’anno. In questo modo il tirocinante verrebbe aiutato a vivere meglio lo strumento “griglia”.
Il programma è stato approvato dall’Assemblea di Zona a Treviso il 31 ottobre 1999.